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Comunità Parrocchiale San Silvestro papa - Villa Adriana


 

 

Preghiera del Rosario

meditando Giovanni 1, 35-51

 

 

 

 

 

Novembre 2017

                                                                                                                                           

  1. Desideriamo come Maria seguire Gesù, meditando il Vangelo di Giovanni, che ci aiuterà a capire (discernimento) come fare.

In questo mese ci sostengano nella fede i fratelli e sorelle defunti che ci hanno trasmesso la fede e che affidiamo alla misericordia di Dio.

 

  1. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen.

 

Primo mistero

«Fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse:“Ecco l’agnello di Dio!”»(Gv 1, 36)

         Giovanni fissa Gesù e vi riconosce l’agnello di Dio: ovvero la dolcezza e la bontà; ma anche, alla luce del rituale della Pasqua ebraica (Es 12, 21-27) e del Quarto Canto del Servo del Signore (Is 53, 7), l’agnello è colui attraverso il cui sacrificio viene la salvezza e la liberazione. Quando ascoltiamo la parola «discernimento», con ogni probabilità pensiamo all’arte di guardarci dentro, di ascoltarci, al fine di comprenderci. Ecco, per il Vangelo, invece, il discernimento non è in primo luogo questo: un’opera di introspezione. Al contrario, si tratta innanzitutto di guardare fuori di noi: di fissare lo sguardo su Gesù. Per comprendere qualcosa della nostra vita e del mondo nel quale viviamo, per fare discernimento appunto, la prima cosa da fare è tenere lo sguardo fisso su Gesù per riconoscervi la bellezza che salva il mondo.

(Breve silenzio)

  1. Maria, madre di Gesù T. ci doni la grazia di tenere fisso lo sguardo su Gesù!

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona.


 

 

Secondo mistero

«E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù» (Gv 1, 37).

         A partire da Giovanni, dopo di lui, il racconto è tutta una catena di passaparola: affinché l’esperienza fatta dal primo, dal Battista, si trasmetta dall’uno all’altro, fino a raggiungere tutti. Il vangelo, che è luce del mondo, chiede di essere trasmesso da una generazione all’altra, da una persona all’altra, da un testimone all’altro: come fiaccole che vengano accese una dopo l’altra, ad illuminare la notte del mondo. I testimoni sono tanti: ma la luce è una sola. Sono diversi: ma tutti portano all’unico Cristo. Ogni singola lampada deve venire accesa: ciascuno deve incontrare personalmente Gesù.                 (Breve silenzio)

  1. Maria, donna di speranza T. doni ai nostri giovani di incontrare Gesù!

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona.


 

Terzo mistero

         «Che cosa cercate?» (Gv 1, 38).

         Le vie per giungere all’incontro con il Signore, sono molte; eppure c’è una domanda previa, che tutte le apre o le chiude, le avvia o le impedisce: «Che cosa cercate?». Che cosa cerco nella mia vita? Ovvero: su cosa tengo lo sguardo fisso? È questa la porta d’ingresso per il nostro discernimento: che cosa occupa, e preoccupa, il nostro cuore? Quali sono le nostre priorità?                                                                                                                                                                                       (Breve silenzio)

  1. Maria, donna di fede T. ci doni la grazia di non aver paura!

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona.

 


 

Quarto mistero

         «Rabbì − che, tradotto, significa maestro −, dove dimori?» (Gv 1, 38).

         A questa domanda possiamo rispondere come i discepoli: che cerchiamo cioè dove dimori Gesù. Se è così, allora il desiderio si trasforma immediatamente in azione: in ricerca e sequela. Come? Anzitutto attraverso la preghiera quotidiana: attraverso la lettura orante del Vangelo. Se invece non è questa la nostra risposta, se non possiamo dire in sincerità di cercare anzitutto dove dimori Gesù (e questo in fondo è vero per ciascuno di noi: in noi abita sempre il sì e il no, la fede e l’incredulità): allora che questa preghiera possa servire a far nascere in noi quella prima risposta, il sì.                                                                        (Breve silenzio)

 

  1. Maria, donna coraggiosa T. ci doni la grazia del sì!

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona.

 


 

Quinto mistero

«Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa − che significa Pietro»                                                                                                                    (Gv 1, 42).

         Nella misura in cui andiamo, vediamo e dimoriamo presso Gesù, cosa accade? Accade che scopriamo di essere rocce, pietre, malgrado la nostra debolezza. Siamo infedeli e nella tenebra: eppure siamo fatti per la fedeltà e la luce, questa è la nostra verità, il nostro vero nome. Siamo come il fico sterile: eppure siamo fatti per fiorire e portare frutto.                                         (Breve silenzio)

 

  1. Maria, fiore bellissimo T. ci doni di portare frutto!

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona. Salve Regina.

 


Orazione

  1. Nessuna cosa e nessun affetto,

nessun interesse e nessuna ambiguità

trattengano i nostri passi, Signore.

Che il cuore sia libero di seguirti

e di servirti là dove ogni giorno ci chiami.

Lo chiediamo con Maria nel tuo nome al Padre

che ci ama dai secoli eterni.

  1. Amen.