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Comunità Parrocchiale San Silvestro papa - Villa Adriana

 

 

 

Preghiera del Rosario

meditando Gv 20, 11-18

 

Maggio 2018 

G. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen.

 G. In questo tempo della Pasqua e della Pentecoste preghiamo il Rosario meditando una delle pagine più belle della Bibbia: l’incontro di Gesù con Maria Maddalena nel giardino del sepolcro (Gv 20, 11-18).

T. Dio nostro Padre, manda su di noi, in preghiera con Maria, la madre di Dio, il tuo Spirito santo, perché spenga il rumore delle nostre parole, faccia regnare il silenzio dell’ascolto e accompagni la tua parola dai nostri orecchi fino al nostro cuore. Così incontreremo Gesù Cristo che scende nel suo giardino per incontrare la Chiesa sua spo¬sa e inebriare tutti del suo amore (cfr. Ct 5, 1). Ora Egli è qui, dalla sua diletta, e bussa (Ct 5, 2): apra gli occhi, lo riconosca e abbracci il suo amore. Benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

 


 
Primo mistero

«Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva» (Gv 20, 11):

due mesi fa abbiamo ascoltato e pregato l’episodio della resurrezione di Lazzaro; il protagonista era il sepolcro, dimora dell’uomo, nella quale Gesù è voluto entrare per togliere via la pietra e liberarci. Ora ritroviamo il sepolcro: dimora comune di Dio e dell’uomo, del Dio fatto uomo. E Maria giustamente piange: il sepolcro infatti è la dimora comune di tutti gli uomini, nessuno escluso; tutti moriremo. Il dolore della separazione non può essere cancellato. Tuttavia possiamo ora ascoltare gi angeli e il Risorto domandarci: «Perché piangi?» (Gv 20, 13. 15). La morte ormai è solo il sonno che ci separa dall’abbraccio: è questa la buona notizia!

   (Breve silenzio)

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona. 


 

Secondo mistero

«Maria, pensando che fosse il custode del giardino» (Gv 20, 15):

un mese fa abbiamo contemplato l’arresto di Gesù nel giardino del Getsèmani; la bellezza di quel giardino, del mondo intero, era deturpata dall’irruzione delle armi, della violenza: e la risposta di Gesù era stata di prendere su di sé quella violenza, per vincerla e trasformarla in creazione dell’uomo nuovo, del nuovo Adamo. Stasera si dice che il sepolcro si trova in un giardino: e il Risorto ne è il giardiniere. Che cosa prevarrà: il lezzo della morte o il buon profumo della vita? Che cosa è più reale: il sepolcro o il giardino?

(Breve silenzio)

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona. 


 

Terzo mistero

«Chi cerchi?» (Gv 20, 15):

al centro del racconto ritroviamo la stessa domanda che Gesù il mese scorso aveva rivolto alle guardie venute ad arrestarlo: «Chi cercate?» (Gv 18, 4. 7). «Chi cerchi?», chiede oggi a Maria, e a noi. Come allora aveva aperto il sepolcro che teneva rinchiuso Lazzaro, così ora apre gli occhi di Maria per liberarla dalla sua tristezza. Egli ci pone la domanda, infatti, affinché noi possiamo rispondere: «Cerchiamo te, Signore, solo te!». Questa dichiarazione d’amore ha il potere di asciugare le nostre lacrime: più forte dell’amore è la morte!

(Breve silenzio)

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona. 


  
Quarto mistero

«Maria! [...] Rabbunì!» (Gv 20, 16):

è uno dei momenti più emozionanti del Vangelo. Finalmente lo Sposo e la sposa s’incontrano: sono le nozze dell’Agnello, un incontro d’amore! Il Signore ci chiama per nome: ci ha disegnato sulle palme delle sue mani (Is 49, 16); ci ha tessuto nel grembo di nostra madre (Sal 139/138, 13). E noi, con quale nome lo chiamiamo? Ma la gioia trepidante dell’abbraccio dura un secondo ed è subito interrotta.

(Breve silenzio)


Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona. 


 

Quinto mistero

«Non mi trattenere» (Gv 20, 17):

l’Amato fugge di nuovo, scompare; ma con lui non fugge via anche la gioia. «Va’ dai miei fratelli» (ibidem): quest’esistenza terrena diventa ormai pellegrinaggio, missione per incontrare i fratelli e in essi incontrare il Signore, in attesa di incontrarlo nel giorno che non conosce tramonto, per rimanere per sempre con lui (1 Ts 4, 17). Solo amando i fratelli che vediamo, possiamo amare il Signore che non vediamo (1 Gv 4, 20).

(Breve silenzio)

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona.

Salve Regina. 


 

Orazione

G. Dio nostro Padre, che hai effuso i doni del tuo Spirito
sulla beata Vergine orante con gli Apostoli nel Cenacolo,
fa’ che perseveriamo unanimi in preghiera
con Maria nostra madre
per portare al mondo, con la forza dello Spirito,
il lieto annunzio della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.