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Preghiera del Rosario

meditando Giovanni 3, 1-18.

 

 

G. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito santo. 

T. Amen.

 

G. Dal vangelo di Giovanni (3, 1-2). 

Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui».

 

Primo mistero 

Rispose Gesù a Nicodemo: «Se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio» (Gv 3, 3). Abbiamo bisogno di vedere il regno di Dio, di entrarvi. Il regno di Dio, nel Vangelo di Giovanni, è la vita eterna. In fondo, è vero che l’unico nostro problema è la morte: la morte è la notte. Desideriamo la vita eterna, una vita che non finisca (Mc 10, 17): Gesù è venuto nel mondo per questo, per farci questo dono (Gv 17, 1-3); è questa la buona notizia. Ora, in primo luogo, vita eterna significa essere generati: cosa vuol dire? Che la vita eterna non è non morire, bensì rinascere permanentemente: non basta non morire, occorre essere sorgenti zampillanti (Gv 4, 14). Dio è Dio non perché non muoia, ma perché è vita sempre nuova, fresca, fuoco che arde, senza consumarsi (Es 3, 2).

G. Preghiamo per la Chiesa.

T. in ogni notte ascolti la Parola, come Nicodemo, per riscoprire la sua missione: essere – camminando insieme - sorgente zampillante di vita per il mondo. 

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona…

 

 Secondo mistero 

«Se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio» (Gv 3, 5). Per nascere «di nuovo», sempre nuovamente, occorre nascere «dall’alto». Cosa significa? Tutti siamo nati da una madre: quella nascita però, nella carne, è per la morte. Ma ecco la buona notizia: siamo nati da una madre, sì (dal basso), ma per poter rinascere dal Padre (dall’alto); siamo venuti al mondo, affinché potessimo diventare figli di Dio. 

Ascolto il mio cuore: nella mia vita, quanto percepisco Dio come mio Padre?

G. Preghiamo tutti gli uomini e le donne:

T. ascoltino nella notte, come Nicodemo, di essere figli immensamente amati!

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona…

 

Terzo mistero 

Nicodemo replicò a Gesù: «Come può nascere un uomo quando è vecchio?» 

(Gv 3, 4). Come Nicodèmo, portiamo a Gesù le nostre notti: la nostra stanchezza, i nostri fallimenti, le nostre paure. E insieme portiamo a lui anche i nostri desideri: di vita, di gioia, di comunione. Gesù apre le sue mani per prendere il pane, il nostro pane, la nostra vita: durante alcuni minuti di silenzio, offro a lui i miei dolori e le mie gioie, le mie paure e le mie speranze, me stesso e le persone che amo.

G. Preghiamo in silenzio. 

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona…

 

Quarto mistero 

Gesù a Nicodemo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo» (Gv 3, 14): la nascita a figli di Dio, l’accesso alla fonte della vita e della gioia, il passaggio dalla notte al giorno, avviene contemplando il Crocifisso. La croce di Gesù è l’albero della vita (Gn 2, 9), è il mistero dell’universo: lì il peccato è vinto (Col 2, 14), la morte è sconfitta, la tenebra si capovolge in luce. Sono consapevole che a me, in quanto cristiano, non è chiesto altro che contemplare, adorare ed annunciare Gesù Cristo e questi crocifisso (1 Cor 2, 2)?

G. Preghiamo per tutti i battezzati:

T. la nostra missione sia contemplare, adorare ed annunciare Gesù. 

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona…

 

Quinto mistero 

«Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito» (Gv 3, 16). La croce di Gesù è semplicemente la rivelazione dell’amore di Dio per noi, per ciascuno di noi (1 Gv 3, 1; 4, 9-10. 14-16). Amare infatti non è una questione di sentimento (1 Gv 3, 18): è donarsi, totalmente, come pane. Il Padre ha donato suo Figlio; il Figlio ha donato sé stesso (Gv 10, 17-18): celebrare ogni domenica l’Eucarestia vuol dire accogliere questo dono. Ringrazio Dio che si offre a me: solo questa è la radice da cui poi può nascere in me ogni opera buona.

G. Preghiamo per le famiglie, gli ammalati e gli anziani:

T. sperimentino Dio come Colui che si prende cura di loro, si offre a tutti noi!

Padre nostro, Ave Maria (10 v), Gloria al Padre, Gesù perdona…

 

Antifona mariana

G. Sotto la tua protezione T. cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.

Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine Gloriosa e Benedetta.

 

Preghiera a San Giuseppe 

G. San Giuseppe, il cui potere sa rendere possibili le cose impossibili,

T. vieni in mio aiuto in questi momenti di angoscia e difficoltà.  

Prendi sotto la tua protezione le situazioni tanto gravi e difficili che ti affido, affinché abbiano una felice soluzione. 

Mio amato Padre, tutta la mia fiducia è riposta in te. Che non si dica che ti abbia invocato invano, e poiché tu puoi tutto presso Gesù e Maria, mostrami che la tua bontà è grande quanto il tuo potere. 

Amen.